Vito Liuzzi – recensione Dic21

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Vito Liuzzi – recensione

p.s.: o fallo correggere dalla Laura!!

RECENSIONE LIBRO ANTONIO BONACCHI

Era da tempo che ci stavo pensando, e, credo che ormai sia arrivato il momento di scrivere una recensione al mio amico Antonio Bonacchi, il quale per lunghi anni ha lavorato al suo splendido e magnifico libro: Il Violinista, Edizioni Curci. A quel tempo avevo detto che questo lavoro scritto in maniera scorrevolissima e priva di errori grammaticali!! … cosa strana per il buon Antonio, poteva andare bene per tutti gli strumenti ad arco, contrabbasso compreso, visto che gli ultimi studi lo fanno appartenere alla famiglia del violino e non delle viole da gamba successivamente evolutesi dimensionalmente e poi decadute nell’ uso. La forma è chiara e semplice, ma, sono i numerosissimi contenuti e le tantissime fotografie che fanno fare a questo libro un salto notevole di qualità nella vasta letteratura di merito. Antonio non scrive alla Pirandello, ma, almeno in tutto quello che dice e spiega (visto che si erge anche da docente) vi è una chiarezza di idee e contenuti che da lui non mi sarei mai aspettato. E’ un libro che non ti aspetti, originale, innovativo ed in linea coi tempi. Per questi motivi e per i variegati aspetti trattati, Il Violinista sicuramente diventerà un best seller, sebbene il campo della musica classica sia sempre più in declinio, così come i suoi scritti tematici. La cosa che poi mi appaga maggiormente sta nel fatto che il Bonacchi parli in prima persona, racconti i suoi aneddoti e dedichi la parte finale più ludica ad una lettura estemporanea ma piacevolissima, con curiosità che si intrecciano a fatti veritieri. Già quando nella parte iniziale si parla delle origini del violino, anche tutti gli altri archi possono trovare elementi di studio consoni con la nascita dei propri rispettivi strumenti. Ma il dato certo è che le raffigurazioni sono di livello altissimo e spiegate filo e per segno. Troviamo subito un violino con la definizione crepuscolare di ogni sua parte e ciò vale anche per gli altri archi; una descrizione minuziosa e capillare da far paura, tanto che io stesso che insegno contrabbasso da quasi 20 anni non ne conoscevo alcuni particolari, e così Antonio mi ha fatto sentire un ignorante nella mia materia. Un grazie di cuore!! Naturalmente ogni singola parte, e sono tante, viene descritta in maniera approfondita ma sempre con quello spirito gioviale (e scientifico!) che caratterizza tutto lo scritto. Anche il discorso delle vernici è molto approfondito e sono molto belle, impietosamente stupende, le foto messe a disposizione dal Rampini ove si ritraggono le varie fasi di costruzione di un violino. Il capitolo delle vernici è molto lungo e ricopre varie pagine, come è naturale che sia! Ma poi una curiosità che riguarda anche me che sono un contrabbassista riguarda la pulizia dello strumento. Si scoprono non solo tanti segreti ma, anche, piccoli errori da evitare se non si vuol distruggere un violino o violoncello di un certo valore. Finalmente un’ altra serie di foto che ricoprono ben quattro pagine e dove sono enucleati e posti in ben evidenza tutti (o quasi) gli alberi da cui vengono tratti i legnami per la costruzione dei vari archi; trattasi, credo, essere la prima volta che una simile descrizione fotografica sia stata mai operata. E quindi tante altre cose che non voglio disvelare al potenziale lettore. Ma un capitolo importantissimo il Bonacchi lo affronta quando ci parla di corde, l’ argomento più discusso fra i musicisti ad arco e non solo. Si pensa che acquistando modelli più costosi il proprio strumento renderà di più, mentre si fa giustamente osservare come ogni violino, o violoncello o viola o contrabbasso ha bisogno della propria corda e, spesso, trovarla è costoso e difficile (specie per noi contrabbassisti!). Ma oltre a questo si parla di tante altre cose riguardanti le corde, meravigliosamente disposte in ordine logico e dalla piacevole lettura. E l’ arco? Qui si trova proprio di tutto: dai cenni storici a come ricrinare un arco “made my self”. Anche qui troviamo due pagine di fotografie estremamente esplicative e molto belle, tese non solo a far notare lo sviluppo dell’ arco nel tempo, ma anche rivolte a capire quella vasta nomenclatura che corrisponde ad ogni parte dell’ archetto che è di una complessità disumana. Tutto, chiaramente, viene spiegato nei minimi particolari ed a pag. 72 e 74 si trova un bellissimo confronto speculativo fra in vari nasetti e punte dei più grandi archettai del mondo (fonte Lucchi). Insomma sull’ arco si può trovare veramente di tutto, anche le foto della lavorazione di un arco preso dall’ archivio personale dello scomparso Maestro. Ma non è finita qui: e la crinatura dove la vogliamo mettere? Anche qui il Bonacchi ha trovato il tempo per sfatare miti e leggende, evidenziando la quantità giusta di crini che deve essere adoperata, le sue caratteristiche che vanno abbinate al particolare arco di cui si è in possesso, e, naturalmente si parla approfonditamente di come si realizza una crinatura. Altre foto esplicative del fenomeno, e, dopo un’ attenta analisi il Bonacchi passa a qualche sfogo ludico e aneddotico. “Last but not least”, il “Self-reharing”, ovvero la crinatura fai da te. Ed anche in questo contesto non mancano le foto esplicative di un fenomeno che sta prendendo sempre più ampio spettro; sono analizzati tutti i modi di ricrinatura con una descrizione breve ma efficacissima. Stiamo per concludere con gli Accessori e complementi dove si parla di tutto, dalla matita all’ analgesico; quindi lo Studio delle parti con l’ uso di segni convenzionali e non, volto soprattutto a chi fa pratica orchestrale. L’ Accordatura, diapason, quinte strette e la parte finale non ve la recensisco poiché è quella nella quale il Bonacchi dà sfogo a tutto il suo amore per la musica e per il suo amato strumento, il violino. Solitamente una recensione non viene fatta passo passo con l’ indice aperto del libro dello scrittore e l’ enucleazione dei temi ivi presenti. Ma il mio scopo è sempre lo stesso: quello di invitare violisti, violoncellisti e contrabbassisti ad acquistare un libro narrativo e descrittivo ma altamente scientifico, dove un Musicista vero potrà trovare tutte le risposte ai propri dubbi ed alle proprie incertezze. Il Bonacchi, che conosco molto bene, prima di suggerire qualcosa da fare sul proprio strumento ci ha pensato, o ha contattato gli esperti del settore. Se poi amate la musica”in toto”, un libro così farà bella presenza nella vostra libreria e vista la facilità di consultazione la prossima volta che andrete ad un concerto sarete molto più preparati almeno sugli archi. ANTONIO, ti auguro tutto il bene di questo mondo e vedrai che la tua vena ironica emergerà all’ attento lettore che ne capirà anche la specificità scientifica. Ad maiora

Vito Liuzzi

www.vitoliuzzi.com (official website)
http://liuzzivito.blogspot.it (Blog)

(Ndr Ho rimosso i titoli, gli ho rimossi a tutti! il Prof. Dr. Vito Liuzzi non me ne vorrà, spero.)